In linea di massima quella precedente è la lista dei gruppi 'della prima ondata punk'; in questi primi anni ottanta si comincia a delineare un cambiamento, qualcuno già batte i piedi, è il caso del famoso concerto dei Clash, organizzato dal comune di Bologna in Piazza Maggiore nel 1980, dove circolavano volantini firmati dai Raf punk, in cui si poteva cominciare a vedere la differenza tra punk e hardcore come stile di pensiero, qualcuno cercava di introdurre la politica nel movimento. La scena era già sviluppata anche all'estero, per esempio in Inghilterra c'erano band politicizzate come i Crass, i Discharge, in California si sentivano già dirompenti i Black Flag, i Dead Kennedys, i Circle Jerks; solitamente in Italia arrivava tutto un pò dopo (ora con internet la comunità è globale), come ad esempio per il punk, sbarcato da noi due tre anni dopo; ma non è il caso dell'hardcore, qui da noi la cosa si è sviluppata senza modelli di sorta da imitare(certamente molti si sono rifatti musicalmente a qualche band non autoctona), l'ideologia presente nel movimento ha fatto si che in Italia ci fosse un'evoluzione a se stante, e anche musicalmente negli anni ottanta la nostra scena ha spaccato nel mondo e in Europa, basti pensare ai tour planetari di Raw Power, Indigesti, Wretched solo per citarne alcuni...
L'hardcore italiano era ed è contro il sistema, nascono i centri sociali che avranno un ruolo fondamentale nel movimento, come centri di aggregazione culturale, politica, musicale, pensiamo allo storico Virus di Milano. Inoltre diversamente dal punk, attecchisce più in fretta, proprio perchè l'hardcore è nato qui, e non è un'emulazione; il contesto sociale favorisce il diffondersi dell'ideologia, pensiamo al nucleare, al riacutizzarsi della guerra fredda in quegli anni, ai disastri ambientali, tutti avvenimenti che richiamano nuovi adepti sempre più convinti e incazzati; in sostanza vi è una diversità marcata di fondo, tra punk ed hardcore, infatti pochi dei settanta rimasero in pista, pensiamo ai Raf punk, ad esempio, uno dei pochi e rari casi. Le nuove leve formeranno e svilupperanno il movimento; in generale si possono osservare in questo periodo 'tre tipologie' di sviluppo dell'hardcore: i cosidetti 'anarco-pacifisti', fan dei Crass e dei gruppi della loro etichetta, i 'nichilisti', musicalmente più estremi, vicini a band come i G.B.H., Discharge, Circle Jerks, e gli 'skin', che creeranno un proprio movimento con fanzine, posti di ritrovo, stile musicale...In questi anni si sviluppa tanto il d.i.y., con poche etichette e molti lavori caserecci. I pionieri del movimento cominciarono a firmarsi 'punx', anche questo simbolo delle differenze con il punk; il mezzo di comunicazione più diffuso erano le fanzine, che circolavano numerose nelle varie città, mentre per la diffusione più nazionale ci pensava 'Rockerilla', con una rubrica chiamata 'Italia la punk', condotta da Tiziano W.C.K. e Alberto Gorrani; più tardi questo spazio verà gestito da 'Stiv Valli', che già scriveva la fanzine 'T.V.O.R.', (che diverrà anche una delle etichette di maggior importanza dell'hardcore italiano), e che aveva a Milano il famoso 'Zabriskie Point', negozio di culto per i fan più accaniti; resta da ribadire che negli anni ottanta e ancora oggi, oltre alla musica che ha portato nel mondo il genere, c'è anche qualcos'altro dietro le quinte, una comunità di persone che gestisce centri sociali, fanzine, concerti, produzioni, etichette, antimilitarismo, e moltissimo altro. Nasce l'hardcore vero e proprio che porterà i nostri gruppi nel mondo a fare da esempio ed ispirazione!